venerdì 6 marzo 2009

Maxi multe a chi dà cibo ai piccioni Previste ammende da 500 euro.


Dal Corriere di oggi

Altri divieti dopo quelli contro la prostituzione e gli sbandati Falconara Nella veneziana piazza San Marco è un’attrazione turistica. A Falconara, invece, da ieri è un’infrazione punibile con un’ammenda di 500 euro. Questa la non modica cifra che bisognerà sborsare se beccati a nutrire abusivamente i piccioni cittadini. Il sindaco Brandoni, dopo aver dichiarato guerra alle prostitute (con apposita ordinanza dell’ottobre scorso) e aver liberato la città dai bivacchi (il provvedimento, annunciato la settimana passata, è stato firmato mercoledì), adesso ha concentrato la sua attenzione sulla questione dei volatili colpevoli di essere troppo numerosi e di sporcare. “La giunta - fa sapere una nota dell’ente - nella seduta di martedì, ha deciso di applicare una sanzione amministrativa pecuniaria di 500 euro per chi viola il divieto di alimentazione dei piccioni. La rilevante situazione di degrado igienico-sanitario causata dalle colonie di piccioni torraioli che stazionano prevalentemente nei pressi della zona centrale di Falconara è ormai nota da tempo”.Il mangime sterilizzanteIl principale intervento dell’amministrazione per ridurre il numero di piccioni è la somministrazione di una tipologia di mangime che rende infeconde le loro uova e proprio per questo, spiega la nota, “ viene proibita qualsiasi altra forma di alimentazione affinché i piccioni non possano nutrirsi d’altro che dell’apposito mangime”. La multa piuttosto salata deriva dalla constatazione che “l’amministrazione sostiene costi decisamente elevati, sia per contenere la popolazione di piccioni che per la pulizia delle aree rese da questi più sporche”. Si tratta della sanzione massima che l’ente falconarese può elevare in caso di infrazioni di questo genere. Costa infatti meno trasgredire alle altre due ordinanze. Il provvedimento messo in atto per arginare il fenomeno della prostituzione prevede una sanzione di 300 euro. Stessa cifra per quello anti-bivacco, ma in quel caso vanno aggiunti i costi per l’eventuale rimozione dalla strada del mezzo utilizzato come luogo di dimora. L’ordinanza anti-bivaccoE’ scaturita dalla constatazione che alcuni camper, ma anche furgoni, roulotte e autoveicoli in genere, parcheggiati nel territorio comunale, “vengono continuativamente utilizzati come luogo di dimora e bivacco”. Secondo l’esecutivo cittadino “ciò costituisce un utilizzo improprio delle aree pubbliche e ne limita la corretta fruizione prevista dal Codice della strada”. Ma non solo, perché “chi abita nelle aree interessate e chi si trova a transitare nelle zone sopra descritte lamenta il grave scadimento e le precarie condizione igienico-sanitarie delle stesse per via dei rifiuti abbandonati nei paraggi”. L’ordinanza anti-prostituteEntrata in vigore a fine ottobre, sono già numerosi i clienti delle lucciole costretti a pagare una multa da 300 euro. Il provvedimento ha avuto un tale successo che l’amministrazione, dopo una fase sperimentale conclusa a fine febbraio, ha deciso di prorogarne l’efficacia fino al 30 settembre.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per scoprire chi da da mangiare ai piccioni sguinzaglierei lo 007 del pd che fa le foto agli autobus