mercoledì 11 marzo 2009

Nuova ordinanza,l’associazione antidroga contesta il sindaco



Dal Messaggero di oggi


FALCONARA - Le ordinanze che prevedono multe a chi si droga? Sono «spot che vengono copiati di amministrazione in amministrazione». A parlare è Sergio Costantini, presidente dell'associazione antidroga falconarese, che boccia senza appello l'idea di un'ordinanza - sullo stile di Padova e Milano che prevedono sanzioni di 500 euro per chi spaccia o si droga - sulla quale l'amministrazione starebbe lavorando. «Ritengo questi atti inutili - aggiunge Costantini - Non servono a niente: è solo repressione fine a se stessa. Mi spiace che si parli sempre meno spesso di prevenzione». L'ordinanza in questione non è stata ancora discussa dalla maggioranza ma pare sia in pole position per seguire lo stesso iter degli atti già emanati: antiprostituzione, antibivacchi e antipiccioni.


FALCONARA - Il Cie delle Marche? Forse sarà in Romagna. Resta ancora tutta da giocare la partita sul Centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini che il Governo vuole aprire in ogni regione italiana. Per la nostra regione la scelta è caduta su Falconara, ma stando ai dati dei flussi di immigrazione clandestina le Marche restano nella cosiddetta "terza fascia", tra le regioni cioè che partiranno per ultime nel cronoprogramma delle nuove aperture previste da Roma. Se ne riparlerà insomma tra il 2011 e il 2012. Forse. Già, perchè se i dati non dovessero subire incrementi importanti, per una questione di costi e risparmi la palla marchigiana potrebbe essere affidata alla vicina Romagna dove la situazione di Rimini, soprattutto d'estate, desta particolari preoccupazioni. Potrebbe insomma non essere conveniente aprire il Cie di Falconara visti i costi di ammodernamento e ristrutturazione delle strutture (Polveriera o zona demaniale concessa alla Croce Rossa).

3 commenti:

M@D ha detto...

Sarei tentato di presentare un'ordinanza dove si vieta di picchiare gli anziani, abusare dei minori e rubare. Vuoi che non salti fuori qualcuno il giorno dopo dicendo che non va bene reprimere??

Anonimo ha detto...

Una pacata riflessione.
Dopo decenni di educazione allo star bene con sè ne con gli altri,dopo centinaia di incontri e corsi sulle dipendenze e tossicodipendenze, tra i giovani e giovanissimi,la cultura dello sballo e delle "sostanze" è aumentata in modo esponenziale
In questo la scuola ha fallito clamorosamente: ha speso tantissimi soldi in corsi di formazione,in compensi per gli esperti,ma la cultura della droga dilaga a scuola come fuori.
La frenetica attività di contrasto alle dipendenze dunque non è servita a niente,anzi no,è servita a chi ha promosso i corsi e agli esperti invitati.
Ecco questo è il retro pensiero che di solito mi si affaccia alla mente, quando ad ogni proposta di controllo,prevenzione e repressione ,dalle varie associazioni arrivano dei NO scandalizzati.
Ecco spesso penso che la mafia serva ai professionisti dell'antimafia,come diceva Sciascia.
Forse anche la droga serve a chi trae vantaggi di vario tipo dall'associazione che si occupa del fenomeno.
Naturalmente questo discorso non vale laddove l'associazionismo è di natura assolutamente volontaria.
Laddove non c'è alcuna contiguità con la politica.
In ogni caso un conto sono gli interventi volti al recupero e alla prevenzione e non vedo chi glielo impedisce all'antidroga,
un altro è il giro di vite di un'ordinanza che si propone di contrastare gli spacciatori beccati con qualche etto di coca e pronti ad impestare il mercato dell'anconetano.
Riflessione finale un po' velenosa.
Ma queste associazioni che dicono non all'ordinanza,non è che abbiano avuto tanti successi negli anni,almeno riguardo ai numeri delle sostanze che girano e degli spacciatori che girano pure loro

Anonimo ha detto...

quelli che dicono no sono bravi,bravissimi con le parole,con le analisi sociologiche,con i "tavoli". Però i risultati sono zero.