venerdì 20 novembre 2009

Emergenza rifiuti, si torna alle Saline

Dal Corriere

Falconara Fine anno con emergenza rifiuti per Falconara, ma l’assessore all’ambiente Matteo Astolfi ha già pronto un piano alternativo per evitare “una crisi temuta e da lungo tempo annunciata”. “Dal primo gennaio 2010 non sarà più possibile conferire rifiuti alla discarica di Moie – spiega – e per noi è una situazione intollerabile, il problema esiste da tempo, avevamo sollecitato tutti gli enti preposti ed anche il consorzio Coneroambiente, adesso abbiamo due soluzioni: o raddoppiare la Tarsu per coprire i costi di trasporto verso discariche fuori regione o rimettere in funzione il nostro sito delle Saline”. La discarica falconarese, chiusa nel 2003 non perché arrivata al completamento, ma a causa del nuovo PPRG – Piano provinciale per la gestione dei rifiuti che non ne prevedeva la presenza all’interno del “bacino n. 1”, potrebbe tornare in attività almeno per un periodo. “Ci stiamo lavorando – prosegue Astolfi –. I tecnici del Comune stanno considerando tutti gli aspetti legati ad una riattivazione della discarica comunale, costi per riaprirla, le condizioni attuali, i vincoli, la situazione dei dintorni, le spese di gestione e poi la cifra necessaria per la chiusura definitiva secondo le nuove normative. Ci vuole anche una deroga della Provincia che però se deciderà di dire no, poi deve spiegare ai cittadini il motivo per cui si ritroveranno a pagare il doppio per la Tarsu”. Ipotizzando il mantenimento degli attuali livelli di raccolta (per l’indifferenziata si parla di circa 13 mila e 700 tonnellate all’anno, ma i dati sono del 2008 e a luglio del 2009 è iniziata la raccolta porta a porta a Palombina Vecchia quindi è previsto un miglioramento della differenziata) ed alzando di alcuni metri il sito, la discarica delle Saline potrebbe essere utilizzata almeno per altri cinque anni. Intanto l’amministrazione ha chiesto agli altri Comuni del bacino, alla Regione, alla Provincia ed al consorzio Coneroambiente di provvedere in tempi rapidi alle soluzione di un problema che rischia di diventare drammatico. “La situazione di criticità nel conferimento dei rifiuti – osserva l’assessore Astolfi – è nota da tempo, si sono andati esaurendo negli anni gli impianti individuati dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti del 2001, senza che, a tutt’oggi si siano neppure chiariti i metodi per giungere all’attuazione di quanto previsto dallo stesso Piano in merito alla nuova discarica del Bacino1, con la conseguente situazione di stallo”. Fra l’altro, l’assessore all’ambiente di Falconara rileva che “in carenza di impianti disponibili nell’ambito provinciale o regionale a cui conferire i rifiuti, i Comuni si potranno trovare ad affrontare costi di trasporto e smaltimento assai più rilevanti degli attuali”, dunque secondo il Comune di Falconara “l’eventuale danno economico” sarà da imputare solo “alla inerzia del Consorzio ConeroAmbiente nel realizzare quanto demandato in attuazione delle previsioni del PPGR”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti alla provincia di Ancona!
Però spiegatelo bene ai falconaresi e fate manifesti grandi come transatlantici!!!
Somiglia molto al famoso PEAR della regione.
Qui se non cacciamo chi ci governa alla provincia e alla regione andiamo tutti col culo per terra