martedì 19 gennaio 2010

Task force anti-abusivi per la ex Montedison

Dal Corriere

Falconara Summit in Prefettura ieri mattina per definire la vicenda delle numerose persone che vivono in modo del tutto abusivo all’interno della ex Montedison e per la questione dei graffiti che da qualche settimana hanno invaso i muri di Falconara. Presenti all’incontro, oltre al sindaco Brandoni ed al prefetto Meoli, anche il questore Iacobone e rappresentanti della polizia e dei carabinieri oltre al neo sovrintendente ai beni architettonici Cozzolino. Per quello che riguarda le scritte sui muri (nel pacchetto sicurezza del Governo ci sono norme sanzionatore in proposito) il Comune potrebbe emettere una ordinanza ad hoc ed il sindaco ne parlerà oggi in giunta, mentre più complicata è la gestione del problema ex Montedison. “La proprietà – spiega Brandoni – ha sempre chiuso i varchi ogni volta che si è reso necessario ed ha murato gli ingressi degli edifici presenti all’interno dell’area, ma è servito a poco perché non ci vuole molto a buttare giù un muro di mattoni”. L’ipotesi che è stata fatta ieri è quella di abbattere le strutture non vincolate (le ex case degli operai), ma i proprietari dell’area vorrebbero dall’amministrazione comunale la certezza di veder mantenute le cubature e i volumi. Più difficile invece per la ex portineria e la ex infermeria (che sono proprio sulla strada) per le quali esiste un vincolo conservativo. Nei giorni scorsi uomini della Squadra mobile e della divisione anticrimine della Questura di Ancona, hanno effettuato un blitz presso il sito ex Montedison. I sedici “ospiti” della ex Montedison erano tutti maggiorenni romeni, tra cui cinque donne, e come spiega il comunicato ufficiale della questura, “dimoravano all'interno della struttura”. “Le sedici persone – ha precisato la questura di Ancona in una nota – accedevano all'interno dell'area attraverso dei varchi prodotti con l'abbattimento di opere murarie”

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Possibilmente spargetece il sale alla Montedison.

Anonimo ha detto...

Riguardo a questo episodio ho letto in un articolo di un altro giornale che i romeni avrebbero detto che le associazioni di volontariato li hanno indirizzati lì più o meno.
Sicome mi sembra una cosa molto molto grave mi chiedo :i carabinieri si sono informati sulla veridicità di simili accuse?
Le associazioni hanno protestato la loro estraneità? Si sono mostrate indignate x queste accuse?

Anonimo ha detto...

Non mi meraviglia affatto,che le associazioni di volontariato,per autoalimentarsi abbiano bisogno di sbandati e clandestini sul territorio.