venerdì 11 giugno 2010

Dal Corriere Adriatico

“Esasperati dalla violenza”
La rabbia dei residenti del Piano. Il Comune: “Mani legate”
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“Abbiamo paura, l’abbiamo sul serio
e tanta. Il nome nell’intervista non lo
vogliamo rilasciare”. Dicono così due
coniugi residenti in via Marconi mentre
fanno spesa in via Farini. “A mia
moglie vengono le palpitazioni se per
caso si trova per un contrattempo a
dover rincasare dopo le 19. Non si può
vivere così, sempre sul chi va là. E l’al -
tra notte quelle urla –prosegue il marito
– ci hanno svegliato. Qualche settimana
prima poi c’era stato il ferimento
di un marocchino. Ma cosa fa
il Comune per noi?”. La paura al Piano
è ormai di casa e l’ultimo fatto di
cronaca, l’agguato ai poliziotti in via
Fiorini, è sale sulle ferite. Già, ma cosa
fare? Non si dà pace Fabio Borgognoni,
assessore alla Sicurezza: “Mi
sento con le mani legate. Vengono arrestati
e il giorno dopo sono fuori. Il
problema di fondo, con gli stranieri, è
l’integrazione. La circoscrizione sta
lavorando bene da anni, ma poi chi
deve partecipare non partecipa. Ci
vuole un coordinamento delle forze
dell’ordine e mercoledì, in prefettura,
verrà posta anche questa questione.
Ci vorrebbe un presidio fisso, ma
non ci sono uomini. E gli agenti vanno
tutelati”. Il questore Giorgio Iacobone
prova a dare una scossa ai residenti.
“Ai cittadini dico di uscire e, al
primo episodio sospetto, di chiamare
le forze dell’ordine, il 113, il 112 e i numeri
di telefonino che i poliziotti di
quartiere lasciano ovunque. Altrimenti,
non riusciremo a fare passi
avanti. Così aumenterà la percezione
di sicurezza”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Adesso il Comune si accorge?
Il problema non è l'integrazione, è che gli extracomunitari sono troppi.
Punto e basta