martedì 7 dicembre 2010

Federici: “Luongo con Fli, destra divisa”

Dal Corriere di oggi

Falconara “L’uscita di Ludovico Luongo dal Pdl è sintomo di disagio interno alla destra che potrebbe essere l’anticipazione di altre defezioni e tale uscita incrina uno dei punti sui quali la giunta Brandoni si vantava, quello dell’unità e della coesione del gruppo consiliare”. Il coordinatore comunale del Pd Franco Federici commenta il passaggio del consigliere alla “Futuro e Libertà per l’Italia” la neo formazione di Fini. “Le ragioni delle dimissioni e dell’adesione nel nuovo partito – osserva Federici – fanno parte della vita interna dei partiti ed attengono alle scelte personali. Però ci sono aspetti politici che non possono passare sotto silenzio”. Oltre all’evidente difficoltà da parte di Luongo di proseguire la sua attività politica all’interno del Pdl, secondo Federici c’è da tenere conto delle “durissime dichiarazioni del consigliere contro i vertici locali e nazionali del Pdl e la richiesta di dimissioni dell’assessore Petri, definito ‘assessore all’insicurezza’, nonchè le contestazioni in merito alla gestione dell’urbanistica del sindaco”. “Affermazioni – spiega Federici – che hanno confermato quanto da tempo sostiene il Pd, la giunta Brandoni ha fatto della sicurezza un problema di facciata, con iniziative spot che non hanno migliorato l’ordine pubblico, e sta perseguendo una gestione di basso profilo senza un progetto di rilancio e di prospettiva per la città”. Dal canto suo il consigliere del Pdl Raimondo Baia, che conferma stima a Luongo, chiarisce che “siamo stati tentati tutti quanti dalle sirene che un tempo tradivano i marinai, ma per quello che mi riguarda coerentemente porterò avanti l'impegno preso con i miei elettori”. “Al sindaco Brandoni – prosegue Baia – va tutta la mia fiducia, indiscussa. All'assessore Petri va la mia stima. Un galantuomo che non si è fatto mai negare e che opera in mezzo alla gente. Trovo quindi ingeneroso l'attacco”. Per quanto riguarda il presidente del Pdl (calato dall'alto a detta di Luongo), Baia ricorda come il neonato Pdl, “non avendo un organo direttivo eletto, tramite i suoi vertici, abbia individuato la persona più adatta a ricoprire l'incarico”. “Nella riunione di maggioranza durante la quale è stato presentato Lamberto Astolfi – va avanti Baia – chi oggi da fiato alle trombe, al tempo non proferì una sola parola di diniego. Ma per uscire da una maggioranza bisogna pur argomentare in qualche maniera. Da questo momento in avanti il consigliere Luongo avrà tanta visibilità sui giornali e dovrà presiedere tutte le commissioni consiliari. Un super lavoro. Sono sicuro che non se ne farà una ragione. Detto questo, la cittadinanza può dormire sogni tranquilli. La maggioranza è più salda ed unita che mai, e porterà a termine il suo mandato, onorando il voto popolare”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La sottoscritta pensa che se un consigliere o un deputato non sono contenti di come vanno le cose devono dimettersi come forma di protesta, perchè per prima cosa la lealtà la devono a chi li ha eletti!
Poi si ripresenteranno alle elezioni in modo trasparente.

R.R.

Anonimo ha detto...

Luongo,purtroppo cerca di ricalcare le orme di Fini.Eletto nel PDL,ora utilizza quei voti per fondare a Falconara ,FLI.Ma gli elettori che lo hanno eletto nel PDL,sono d'accordo? Non sarebbe stato piu' serio rimettere il mandato e uscirne a testa alta? Ma siccome l'esempio e' partito da Fini,Bocchino,Granata ecc ...........tutta gente coerente.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo che uno che ha votato Luongo che poi usa il suo voto in questo modo, si incazzi.
Però il discorso vale per tutti quelli che preso il voto,sputano in faccia a chi l'ha votati.