domenica 10 giugno 2012

Stop all’Api, solidarietà ai lavoratori e scambio d’accuse tra politici


Dal Corriere


Falconara Il segretario provinciale del Emanuele Lodolini esprime “solidarietà e vicinanza” ai lavoratori dell’Api di Falconara, che “vedono messo in drastica discussione il proprio posto di lavoro e, di conseguenza, le proprie scelte di vita economiche e familiari”. “Quelle che appena tre mesi fa erano preoccupazioni anche per il livello degli investimenti nella raffineria - osserva Lodolini - ora sono tristi certezze. L’azienda deve rispettare gli accordi sottoscritti con la Regione Marche per quanto concerne il mantenimento dei livelli occupazionali e lo sviluppo di fonti rinnovabili”. 

E il consigliere regionale del Psi Moreno Pieroni presenterà un ordine del giorno in cui chiederà di bloccare l’iter amministrativo del rilascio da parte della Regione Marche dell’autorizzazione per il rigassificatore in mare di fronte a Falconara, “fino a che non sarà stato verificato il rispetto degli accordi”. L’annuncio dell’interruzione per l’intero 2013 della raffinazione all’Api preoccupa anche i consiglieri comunali del Pdl di Falconara, che però addossano le colpe proprio al Pd e altri partiti che hanno governato la Regione. “Per anni abbiamo sperato che le litigiosità della giunta regionale ed i facili opportunismi del centro sinistra locale non avessero tristi ripercussioni ma purtroppo tutti i nodi prima o poi vengono al pettine”, scrive Piero Pastecchia, riferendosi al progetto di produzione di energia elettrica che, “se valutato nei tempi adeguati, avrebbe portato oggi molta occupazione per la costruzione della centrale da 800 megawatt e incoraggianti prospettive”. Anche per il capogruppo Pdl Marco Giacanella, secondo cui il progetto presentato dall’Api, poteva garantire sviluppi occupazionali. “Invece la barcollante ed inadeguata governance regionale di centro sinistra non ha consentito all’impresa nessuna programmazione”. Il circolo Sel di Falconara invece accusa gli amministratori e i rappresentanti dei lavoratori di aver “creduto a promesse senza alcun fondamento” e chiede un tavolo con sindacatii e proprietà “per chiedere la riconversione del sito alla produzione di tecnologie per le energie rinnovabili”.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Si ma dov'era Lodolini,quando l'Api chiedeva di costruire centrali a metano? Dov'era quando l'Api chiedeva l'autorizzazione per il rigassificatore? Non certamente al fianco degli operai Api.Per non parlare poi dei vari Mastrovincenzo,Federici,Lucconi,Scortichini e compagnia bella.

Anonimo ha detto...

Erane tutti rinchiusi in regione

Anonimo ha detto...

Tra parentesi, ndo so finiti tutti gli striscioni no centrali api?

Anonimo ha detto...

Ma le accise del 2013 l' Api le paga?
Se non le paga dove trova i soldi la regione? Cosa taglia e a chi taglia?
Circolano voci poco belle

Anonimo ha detto...

Ma le accise del 2013 l' Api le paga?
Se non le paga dove trova i soldi la regione? Cosa taglia e a chi taglia?
Circolano voci poco belle

f.f. ha detto...

Senza accise salta la sanita' regionale cari.......